Le soffici ciambelle fritte tipiche del Carnevale napoletano ..
Le GRAFFE NAPOLETANE sono un classico dolce della cucina tradizionale campana originarie di Napoli.
Si preparano in tutta Italia, soprattutto nel periodo del Carnevale, sono deliziose, fanno subito allegria e una tira l'altra!
Si tratta di soffici e golose ciambelle dolci fritte, a base di farina e patate lesse, aromatizzate con scorza di arancia e limone e guarnite con zucchero o miele.
Una vera squisitezza, facile da preparare e dal sapore irresistibile.
Con lo stesso impasto si possono cuocere anche al forno.
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- Difficoltà : Media
- Costo: Molto Economico
- Preparazione: 20 Min.
- Cottura: 20 Min.
- Tempo di lievitazione: 5 Ore
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INGREDIENTI PER 20 GRAFFE
- g 460 Farina Manitoba
- g 250 Patate lesse (g 300 circa patate crude)
- g 50 Zucchero
- 1 cucchiaino Lievito di birra secco o g 10 Lievito fresco
- g 50 Burro morbido
- ml 100 Latte
- 2 Uova intere
- ½ Limone (scorza grattugiata)
- ½ Arancia (scorza grattugiata)
- 1 bustina Vanillina
- Olio per friggere
- Zucchero semolato o a velo per guarnire
- 1 pizzico Sale
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PROCEDIMENTO
Preparate il lievitino: in una ciotola versate 95 g di farina (presa dal totale) con il latte tiepido ed il lievito.
Mescolate e lasciate lievitare in un luogo caldo e asciutto per 2 ore o finché non avrà raddoppio di volume.
Nel frattempo lessate le patate con la loro buccia. Sbucciatele e schiacciatele mentre sono ancora calde, eliminate completamente l'acqua.
Mettete il ricavato in una ciotola e lasciatelo raffreddare e asciugare.
Quando il lievitino sarà pronto aggiungete il resto della farina, la vanillina, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e dell'arancia.
Impastate, aggiungete le patate ed infine le uova leggermente sbattute.
Impastate ancora il tutto, aggiungete il sale e il burro tagliato a pezzetti, poco alla volta, solo quando l'impasto avrà assorbito il primo pezzetto aggiungete l'altro.
Continuate a lavorare l'impasto che dovrà risultare molto appiccicoso ma non molle, se necessario aggiungete qualche cucchiaio di farina.
Continuate a lavorare l'impasto per 10 minuti fino a renderlo morbido e liscio.
Formate una palla e mettetela in una ciotola, copritela con pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo tiepido (ad esempio dentro al forno spento) per 2 ore o fino a quando non avrà triplicato di volume.
Passato il tempo di riposo trasferite l'impasto su un piano da lavoro infarinato e impastatelo nuovamente con le mani ben infarinate.
Appiattite leggermente l'impasto con con le mani, poi stendetelo con il mattarello infarinato.
Tirate una sfoglia alta circa 1 cm. e ricavate dei cerchi del diametro di 9 cm.
Fate un buco al centro con le dita con o il manico di un mestolo di legno. Non dovrà essere troppo stretto altrimenti rischia di scomparire durante la lievitazione.
Man mano che saranno pronte adagiatele su una teglia, rivista con un foglio di carta forno, ben distanziate tra loro.
Coprite le graffe con un tovagliolo e lasciatele lievitare in un luogo caldo per circa 1 ora o finché non avranno raddoppiato di volume, quindi ritagliate la carta forno intorno alle graffe.
Portate l'olio ad una temperatura di 175° (fate la prova dello stecchino: inseritelo nell'olio e quando inizieranno a formarsi delle bollicine tutto intorno, l'olio sarà pronto).
Immergete le graffe napoletane nell'olio, poche per volta, direttamente con la carta forno ritagliata e toglierla non appena si staccherà dalle graffe.
Fatele cuocere pochi secondi poi giratele delicatamente e toglietele quando risulteranno dorate da entrambi i lati.
Mettetele a scolare su carta da cucina poi passatele, ancora calde, nello zucchero semolato oppure spolverizzatele con lo zucchero a velo.
Buon appetito!
Cottura in forno:
Anziché friggerle potete cuocere le graffe napoletane nel forno preriscaldato a 180° per 20-30 minuti. Le ciambelle saranno cotte quando infilando uno stecchino questo risulterà asciutto.
Potete servirle guarnite con miele oppure spolverizzate di zucchero.
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TRADIZIONI
Le origini di questo dolce sembrerebbero risalire al periodo della dominazione austriaca, il nome graffe infatti deriverebbe dalla parola krapfen, la famosa ciambella dolce. La leggenda narra che venne creata dalla pasticcera viennese Cecilia Krapf durante una visita a Napoli, mentre era intenta a preparare un dolce, per errore lasciò cadere un pezzo d'impasto nell'olio bollente, dopo averlo raccolto le venne l'ispirazione di intingerlo nello zucchero dando vita così a questa delizia che decise di chiamare Krapfen, modificato poi dai napoletani in graffa.
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Prova Anche:
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