La pasta ripiena emiliana tra le più amate e diffuse al mondo ..
I TORTELLINI EMILIANI sono una straordinaria preparazione originaria di Modena e Bologna.
Si tratta di una pasta fresca all'uovo, ripiena con un composto a base di carne, prosciutto crudo, mortadella e parmigiano. Una delle paste ripiene più amate e diffuse al mondo.
I tortellini si possono gustare praticamente con qualsiasi condimento, oppure si possono cuocere direttamente nel brodo di carne, preferibilmente di cappone o di gallina.
Anche se di origini umili è un primo piatto molto diffuso ed apprezzato, adatto a tutte le occasioni, anche quelle importanti, è sempre sfizioso, saporito e piace a tutta la famiglia.
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- Difficoltà: Media
- Costo: Economico
- Preparazione: 2 Ore
- Cottura: 10 Min.
- Tempo di riposo: 30 Min.
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INGREDIENTI PER 6 PERSONE
Per la pasta all'uovo:
- g 400 Farina di Semola rimacinata
- 4 Uova
- q.b. Sale
Per il ripieno:
- g 50 Lonza macinata
- g 50 polpa di Manzo macinata
- g 80 Prosciutto crudo
- g 80 Mortadella
- g 150 Parmigiano grattugiato
- 1 Uovo
- g 20 Burro
- q.b. Noce moscata
- q.b. Sale
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PROCEDIMENTO
Preparate la pasta all'uovo: mettete la farina sulla spianatoia, fate un incavo al centro e inserite le uova leggermente sbattute.
Aggiungete un pizzico di sale e iniziate a mescolare con una forchetta, fate amalgamare bene gli ingredienti, se necessario aggiungete un goccio di acqua.
Continuate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Fate una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciate riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.
Nel frattempo preparate il ripieno: fate fondere in una casseruola il burro e aggiungete le carni, fatele rosolare a fiamma vivace, sgranandole con una forchetta. Quando sarà ben colorata spegnete il fuoco e scolate la carne del sugo di cottura.
Tagliate a pezzetti il prosciutto crudo e la mortadella, metteteli nel mixer ed unite la carne, il parmigiano, l'uovo, un pizzico di sale e una grattata di noce moscata. Frullate il tutto fino ad ottenere un composto cremoso e denso.
Passati 30 minuti prendete una parte d'impasto e lasciate il resto chiuso nella pellicola. Appiattitelo con le mani poi passatelo nella macchina sfogliatrice e tirate una sfoglia sottile circa mezzo millimetro.
Con la rotellina dentellata ricavate delle strisce larghe 4 cm ognuna e poi dei quadrati di 4 cm per lato. Mettete una piccola quantità di ripieno al centro di ogni quadrato.
Inumidite leggermente le estremità, chiudeteli a triangolo e sigillateli ai bordi, esercitando una leggera pressione con i polpastrelli.
Ripiegate verso l'esterno la punta del triangolo e arrotolate il tortellino, con la punta rivolta verso l'alto, intorno al dito indice, sovrapponete i bordi e, aiutandovi con l'altra mano, pressate leggermente per farli aderire.
Se avete una buona manualità potete fare dei tortellini più piccoli arrotolandoli intorno al dito mignolo. Man mano che saranno pronti adagiateli su un vassoio e lasciateli asciugare per qualche minuto.
I tortellini emiliani si cuociono in acqua bollente salata, o direttamente nel brodo bollente, per 8-10 minuti circa.
Buon appetito!
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LEGGENDE E TRADIZIONI
Il termine tortellino è il diminutivo di tortello che, a sua volta deriva da torta, cioè qualcosa di farcito.
I tortellini emiliani nacquero dall'esigenza di riciclare le carni che avanzavano sulle tavole dei nobili e hanno origini antichissime sulle quali esistono tantissime leggende.
Una di queste narra che vennero creati a Castelfranco Emilia, paese al confine tra Bologna e Modena e dove si svolge la tradizionale sagra del tortellino, dal proprietario della locanda Corona, il quale sbirciando dal buco della serratura della camera di una sua ospite, rimase talmente colpito dalla bellezza del suo ombelico, che decise di riprodurlo in cucina.
I tortellini emiliani nacquero dall'esigenza di riciclare le carni che avanzavano sulle tavole dei nobili e hanno origini antichissime sulle quali esistono tantissime leggende.
Una di queste narra che vennero creati a Castelfranco Emilia, paese al confine tra Bologna e Modena e dove si svolge la tradizionale sagra del tortellino, dal proprietario della locanda Corona, il quale sbirciando dal buco della serratura della camera di una sua ospite, rimase talmente colpito dalla bellezza del suo ombelico, che decise di riprodurlo in cucina.
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