Un saporitissimo antipasto della cucina partenopea ..
L'IMPEPATA DI COZZE o a' mpepata 'e cozze è un antico piatto della cucina regionale campana, un antipasto sfizioso e veloce, facile da preparare e saporitissimo.
In molti ristoranti di Napoli si prepara semplicemente facendo aprire le cozze in pentola con un bicchiere d'acqua, si aggiunge poi abbondante pepe e si serve con spicchi di limone.
Anche se la ricetta originale non lo prevede è molto in uso la variante con i pomodorini che vanno aggiunti agli spicchi d'aglio rosolati prima di unire le cozze. In sostituzione del vino è possibile utilizzare del succo di limone.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- ½ bicchiere Vino bianco secco
PROCEDIMENTO
Pulite le cozze: sciacquatele sotto acqua corrente, eliminate quelle rotte o parzialmente aperte, raschiate il guscio con un coltellino e ripassatele con una spugnetta abrasiva.
Togliete il bisso (il baffetto interno che spunta dalla cozza), tirandolo con decisione dall'alto verso il basso.
Sciacquate nuovamente e mettetele a scolare in un colapasta.
In un tegame fate imbiondire, a fiamma, dolce gli spicchi d'aglio spellati in 3-4 cucchiai d'olio poi abbassate la fiamma al minimo ed unite le cozze, coprite il tegame con un coperchio e alzate nuovamente la fiamma.
Non appena le cozze si saranno schiuse, sfumatele con il vino e lasciatelo evaporare completamente.
Spolverizzate le cozze con abbondante pepe e spegnete il fuoco. Scuotete il tegame e mescolate delicatamente in modo da consentire al pepe e al sugo di cottura di amalgamarsi alle cozze.
Spegnete il fuoco e servite l'impepata di cozze con fette di pane casereccio abbrustolito.
Buon appetito!
MITI E LEGGENDE
La leggenda narra che Ferdinando I di Borbone, re di Napoli, fosse golosissimo di pesce e di frutti di mare, in particolare di cozze che pescava lui stesso nelle acque a ridosso di Posillipo e pretendeva che gli venissero cucinate a mestiere, cioè in maniera sontuosa.
Un giorno venne ammonito dal frate domenicano Gregorio Maria Rocco che gli consigliò di non eccedere con i peccati di gola, se non altro durante la settimana santa, non volendo però rinunciare al suo piatto preferito il re chiese ai propri cuochi di creare una versione meno elaborata, nacque così l'impepata di cozze.
In passato era considerato un piatto povero e consumato prevalentemente nelle regioni del Sud Italia, deve la sua fama al cuoco salentino Vincenzo Corrado che lo inserì nel suo libro di ricette Il Cuoco galante e da allora si diffuse in tutte le regioni e in molti ristoranti d'Italia.
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